Tre insidie per gli sviluppatori: come evitarle

Gli sviluppatori di prodotti, sono un piccolo piolo quadrato in un foro rotondo. Un piolo molto importante intendiamoci, ma sempre quadrato!
Nelle industrie di produzione in particolare, il team che si occupa dello sviluppo di nuovi prodotti (NPD), si distingue dal resto dell’azienda. Mentre il processo di produzione e la tecnologia utilizzata per supportarlo sono progettati per garantire la massima efficienza, le esigenze dei team di sviluppo sono molto differenti. Per avere successo sono richieste agilità, velocità e collaborazione.
La conseguenza diretta, per molti team di sviluppo, è che non possono trarre il valore di cui hanno bisogno dai complessi sistemi di PLM (Product Lifecycle Management) utilizzati per gestire il resto della produzione. Hanno invece bisogno di semplici tools per organizzare e gestire il proprio lavoro.
Purtroppo, questi strumenti, danno poca visibilità all’intero ciclo di sviluppo causando non pochi problemi ai team che se ne occupano. In particolare, i team con cui abbiamo parlato lottano per:

Ottenere un quadro completo del processo di sviluppo (NPD) attraverso dati sparsi su più tools applicativi.
Rispondere anche alle domande più semplici come <<Siamo ancora in tempo?>> può essere complicato quando i dati di sviluppo e i risultati del progetto sono tracciati male e sparsi in più repository. Un team di sviluppatori si è espresso così <<Dal management sopra di me, mi sono state fatte molte domande “business oriented” tipo: quanti progetti stiamo seguendo? Sono vantaggiosi? Non sono stato in grado di rispondere. Questo perché parte dei dati era riportato su blocco note, altri su Microsoft Project, e altri sui laptop delle singole persone. Non avevo quindi visibilità di tutto il lavoro che era stato fatto>>.
Naturalmente, quando i dati non sono realmente accessibili, c’è una sola alternativa che porta alla seconda sfida.

Trascorrere più tempo in riunioni e meno nelle innovazioni.
Va da se che tutti voglio che il team NPD passi più tempo possibile a sviluppare. Senza la giusta visibilità all’interno del team, non è possibile prevedere e pianificare adeguatamente il ciclo di rilascio di un prodotto. Così, spesso, l’unico modo per avere questa visibilità, è mediante noiose riunioni come nel caso di questo manager: <<Cercare di rintracciare le persone, è diventato sempre più difficile, è stato necessario organizzare diverse riunioni per parlare di un progetto. Si è dovuto scavare attraverso decine di email stampate dalle varie persone per tentare di capire che cosa stava accadendo>>.
In base ai contatti con centinaia di team di sviluppo, la risposta avuta sopra è molto comune. C’è un’elevata tendenza a condividere le informazioni in modo informale, cosa che non permette di fare una corretta verifica dei dati. Questo pone le basi per la terza sfida.

Non avendo i dati, bisogna condurre un’analisi retrospettiva e migliorare il processo NPD.
L’innovazione può sicuramente essere considerata forma d’arte, ma è anche un processo che deve essere continuamente affinato se, la qualità del prodotto e il delivery time, devono essere migliorati. Senza la giusta visibilità, necessaria per valutare il successo e i fallimenti di un nuovo prodotto, si rischia di trovarsi in situazioni gravose come in questo caso: <<Non riusciremo mai a sistemare tutte le cose accumulate. Alla fine dell’anno, quando eravamo al 40% del risultato, è stato molto difficile fare un passo indietro e ricordare quali sono state le barriere che hanno causato ritardo>>.
Ora, al di la di queste sfide e del fatto che i team NPD sono spesso distribuiti in diverse località e aree geografiche – rendendo la collaborazione difficile – possiamo iniziare a chiederci, come fanno la maggior parte dei prodotti a restare sul mercato e soprattutto in tempo!
Questo clima ha dato luogo, a un crescente interesse nel cosiddetto work management da parte dei team NPD all’interno delle aziende. Avere un unico focal point che si occupa delle richieste e della gestione delle tempistiche, da al team stesso la giusta visibilità per prendere decisioni corrette ed evitare che un piccolo problema diventi una montagna da scalare! Inoltre, l’utilizzo di semplici strumenti di collaborazione, può sostituire decine di email e altri tipi di messaggi.
I team che hanno fatto questa scelta, si sono resi conto che il work management è un grosso aiuto ai processi d’innovazione e non un intralcio. Al contrario, favorisce l’innovazione e lo sviluppo dei prodotti consentendo ai team NPD di dedicare meno tempo alle operazioni manuali concentrandosi su problematiche più importanti.
E i risultati parlano da soli. Con una migliore gestione in atto, questi sono i risultati ottenuti:

  • Precisione nel delivery di un prodotto incrementato dell’80% con il conseguente aumento del fatturato
  • Incremento del 20-30% del tempo da dedicare a sviluppo e innovazione.
  • Riduzione del numero delle riunioni operative da tre a settimana a una al mese

Improvvisamente, il piccolo piolo quadrato, si è adattato perfettamente al foro rotondo!

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Bludis è il distributore ufficiale in Italia delle soluzioni ManageEngine. Da oltre 25 anni si occupa della distribuzione di soluzioni ICT e della fornitura di una vasta gamma di servizi a valore aggiunto per consentire il massimo livello di soddisfazione possibile per Vendor, Reseller e End-User

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